

Da carta 4Land
PANIA VERDE PER CRESTA TRIMPELLO
Apuane descriveva all’it. 69 la salita alla Pania Verde per la cresta Sudest: più esattamente ne veniva illustrato il terzo superiore, a partire da una sella che vi si trova a 1235 m c. e che è facilmente raggiungibile dalla strada delle Rocchette. In realtà sotto la sella la cresta prosegue a lungo verso il basso, orientandosi progressivamente a Sud, fino a case Trimpello sopra Fornovolasco, rimanendo bella e interessante per tutto il suo sviluppo; ma la presenza di un salto roccioso decisamente alpinistico (forse V?) impediva all’escursionista di percorrerla tutta, e all’autore di guide escursionistiche di descriverla. Recentemente, però, il salto è stato attrezzato ed è ora ridivenuto possibile all’escursionista percorrere integralmente tale bella cresta. Perché ‘ridivenuto’ possibile? Chi scrive percorse la prima volta la cresta nel 1997, quando un albero che si ergeva a fianco del salto permetteva di superarlo acrobaticamente ma senza speciali difficoltà; tornato lì nel 2011, dovette constatare, quasi incredulo, la scomparsa (forse per fulmine?) di tale provvidenziale albero, e battere in ritirata con le pive nel sacco; infine una sobria attrezzatura a opera di ignoti ha consentito a lui e ai suoi amici (luglio 2024), e a qualunque escursionista che lo abbia voluto o vorrà, di superare artificialmente 5-6 metri su un dislivello totale di 800 metri altrimenti tutti accessibili, e di percorrere così in toto una cresta su cui nessun alpinista puro sarebbe mai venuto a faticare per arrampicare su quei 5-6 metri di sua esclusiva competenza, se fossero stati lasciati integri.
N.B. La cresta è anonima sulle carte e nessuna guida la descrive; ma poiché costituisce sponda sinistra idrografica del canal Trimpello e sovrasta case Trimpello, si propone di chiamarla ‘cresta Trimpello’.
EE (II), 800 m, fino a h 6.30. Per il tratto attrezzato, breve ma impegnativo, è consigliato l’uso del materiale necessario per via ferrata; è utile in ogni caso il casco.
Da Fornovolasco si continua in auto sulla strada per la Grotta del Vento e Vergemoli; oltrepassata la Grotta e le vicine case Trimpello, si prosegue ancora, guadagnando quota con due tornanti, fino a notare sulla sinistra lo stacco di un sentiero con staccionata; si parcheggia in uno slargo sulla destra poco più avanti. Ritornati alla staccionata (720 m c.) si segue il sentiero, che è un segmento della c.d. Via San Pellegrino, all’inizio un po’ infrascato: guadagnati pochi metri di quota esso comincia a traversare, ormai pulito, verso sinistra, fino a incrociare la larga dorsale della cresta Trimpello; senza fretta di salirvi, conviene lasciare il sentiero (che prosegue in discesa verso la Grotta del Vento) solo quando sulla dorsale il bosco dà segno di diradarsi lasciando spazio a terreno aperto di erba e roccette con qualche albero (h 0.15). Da qui si risale dunque piacevolmente e facilmente la dorsale fino a un ripiano.
N.B. Poco più avanti dello slargo dove si è parcheggiato, a sinistra della strada si stacca un altro sentiero con staccionata, segnalato a differenza dell’altro (‘Cresta Pania Verde – x esperti’), che a un bivio poco oltre lascia a destra la Via San Pellegrino per dirigersi verso sinistra (segni blu) alla cresta Trimpello e salire al ripiano già detto. Ma l’accesso descritto sopra, per quanto sporco di vegetazione all’inizio, permette di raggiungere la cresta Trimpello più in basso e di percorrerne il primo tratto, già interessante e gradevole.
Dal ripiano la cresta, da qui in su marcata di segni blu, s’impenna e si fa rocciosa e stretta; la salita diventa assai bella, facile ma non elementare (I) e richiede già attenzione; ma la roccia, qui e sopra, in genere è solida. Dopo una selletta ci si trova al passaggio decisivo: un salto liscio di qualche metro fiancheggiato da un cavo un po’ lontano e dotato di alcune staffe alquanto distanziate, che richiede perciò molta attenzione; poi il terreno diviene meno impegnativo ed è comunque ancora facilitato da cavi per un breve tratto. Cessate le attrezzature si prosegue salendo ancora salti di roccia esposti e impegnativi (II); è bene anche prestare molta attenzione alle segnalazioni di vernice blu, che sono assai utili per seguire, su un filo di cresta mal delineato e poco evidente, il solo percorso logico che permetta di evitare difficoltà eccessive. Più su la progressione è via via meno ripida e più agevole, la dorsale si allarga, le rocce ancora presenti non oppongono difficoltà, e si giunge infine senza problemi alla bellissima e panoramica quota 1261.9 m: appena oltre si trova la sella d’inizio della parte alta della cresta Trimpello (1235 m c., h 2.00/2.15). Da qui si prosegue sulla parte superiore della cresta (I/I+) come descritto all’it. 69 di Apuane fino alla cima della Pania Verde (1496 m, h 0.45/3.00).
Per il lungo ritorno, dalla Pania Verde bisogna innanzitutto raggiungere la strada delle Rocchette allo slargo (1075 m c.) sotto la capanna Pina Boschi poco prima di Piglionico, e lo si può fare sia scendendo allo splendido anfiteatro sotto la Pania Secca sia percorrendo la facile (ma comunque panoramica) cresta NE della stessa Pania Verde: per maggiori dettagli vedi l’it. 69 di Apuane e l’it. 85 di Apuane 2. Raggiunta la strada la si percorre per circa mezz’ora in discesa fino allo spiazzo delle Rocchette, dove la si lascia per seguire a destra il sentiero CAI 134 fino alla strada tra Grotta del Vento e Vergemoli; da qui si va a destra al parcheggio, ancora su asfalto per un’altra mezz’ora circa (fino a h 3.30/6.30).